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Tutto cominciò nel lontano 2000, girovagavo per le esposizioni cinofile accompagnando un mio amico che esponeva dei golden retriver ed ad un certo punto colpo di fulmine,
la mia attenzione è stata catturata da un dogo maschio, sdraiato in terra affianco al suo padrone, non sò spiegarlo, anzi non si può, è una cosa che devi sentire dentro e da quel giorno ho capito che la mia vita non era completa senza un dogo al mio fianco.
Un anno dopo e precisamente l’11 settembre 2001 Notorius Divina Fortitudo, Nat per gli amici, è entrato a far parte della mia vita e con lui due cari amici Luca Ricci ed Eleonora Beretta . Nell’arco dei due anni successivi sono arrivate altre due femmine per cominciare l’allevamento tutto questo senza dimenticare le esposizioni di bellezza,
nelle quali abbiamo ottenuto soddisfacienti risultati.
Sono passati diversi anni e qualche cucciolata, ma la passione è sempre viva come
il primo giorno, anzi si rafforza sempre di piu’, certo è un bell’impegno il parto,
lo svezzamento, l’educazione dei cuccioli, ma è niente paragonato a quello che possono offrirti loro.
Condivido questa magnifica passione con mia moglie Jessica, entrambe abbiamo
un altro lavoro che ci permette di allevare e selezionare ( perché questo è il fine dell’allevamento…. la selezione ) in tutta tranquillità, non dovendoci preoccupare
di “vivere” dei cani. I nostri parti avvengono sotto la nostra supervisione tutti in casa,
le cagne e i cuccioli vengono monitorati costantemente nella prima settimana di vita
e fino a 60 giorni non escono da casa, questo favorisce il rapporto cane/padrone.
Il dogo è nato nel gruppo 6, cani da caccia e spero tutti capiscano l'importanza della selezione per mantenere vive quelle caratteristiche che lo differenziano da qualsiasi altro molosso appartenente al gruppo 2, cani da utilità e difesa. Naturalmente non mi riferisco ai privati, ma ad altri allevatori che selezionano dogo esclusivamente per esposizioni, ci vuole un giusto compromesso tra funzionalità e bellezza, è inutile avere un soggetto morfologicamente perfetto e quando vede un selvatico coda in mezzo
alle gambe e scappa via.....
Cosi facendo si snaturalizza il dogo e si manda in fumo il lavoro che Nores Martinez
ha portato avanti per anni, fissando alla perfezione quelle caratteristiche di coraggio
e tenacia da lui volute.
Le specie e le razze che non migliorano, peggiorano; quelle che non si evolvono,
si involvono e involvere significa regredire, abbandonare il cammino compiuto attraverso le generazioni, degenerare, perdere le qualità ottenute per i fini anelati.
( dal discorsi di presentazione della razza, 1946 )
In sostanza prendere un dogo modifica radicalmente il prorpio stile di vita e bisogna essere pronti ad accettarlo. |
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